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Caere Express - Nuovo percorso di visita della Necropoli Etrusca a bordo di un trenino turistico

Ancora novità per il sito Unesco di Cerveteri. Dopo il grande successo della mostra dedicata ai capolavori di Euphronios, i lavori di riqualificazione della Necropoli etrusca della Banditaccia, arriva il CAERE EXPRESS, un trenino turistico che permetterà ai visitatori del sito archeologico di estendere la visita anche all’esterno dell’area del Recinto, attraversando l’intero pianoro della Banditaccia che si estende per oltre 120 ettari. Il nuovo percorso di visita accompagnerà i turisti alla scoperta di luoghi suggestivi e bellissimi, finalmente restituiti alla fruizione pubblica, dopo oltre due anni di lavori straordinari. A bordo del Caere Express si raggiungerà la Via degli Inferi per la visita della Tomba delle Colonne Doriche, si proseguirà con l’area dei Grandi Tumuli e con quella delle Tombe del Comune con visita straordinaria di tombe mai aperte al pubblico. Il progetto è stato realizzato da In Terra Etrusca srl e Artemide Guide, in collaborazione e con il patrocinio della Soprintendenza per l’Archeologia del Lazio e dell’Etruria meridionale e del Comune di Cerveteri, Assessorato al Turismo.

Cerveteri e la sua storia

La sua fondazione risale all' IX o X sec. a.c. Il suo nome in etrusco era "Caisra", il nome in latino era "Caere" da cui oggi il nome di Cerveteri (Caere Vetus). Una città ricca di testimonianze del glorioso passato sia etrusco che medioevale, che si possono osservare girando per la città. Da non perdere la visita al centro storico al Castello Ruspoli che è adibito oggi a museo etrusco, dove si possono ammirare alcuni corredi sepolcrali, recuperati nella necropoli antica.

Il Borgo di Ceri

La sua formazione risale al periodo etrusco come testimoniano le numerose tombe a camera dei dintorni. Doveva essere un centro minore nell'orbita della più importante città di "Caere". Cresce la sua importanza intorno al XI o XII secolo d.c.. Quando una grande epidemia di peste colpisce il centro di Caere e i sopravvissuti si spostano a Ceri. Disclocata sopra uno sperone di tufo e circondata dalle mura medioevali Ceri conserva oggi tutto il fascino acquisito con secoli di storia.

Il Sasso

Le prime tracce di insediamento risalgono all'età del bronzo e risulta essere uno dei più antichi insediamenti della zona. Successivamente in epoca etrusca fece parte di quei numerosi piccoli centri che gravitavano intorno a Caere. Ebbe alterne fortune durante il periodo medioevale di cui restano evidenti resti. Il sito del Sasso svetta su tutti gli altri sia per la sua altezza circa 350 mt s.l.m. che per la vicinanza al mare tirreno, nelle giornate di visibilità si può ammirare un panorama unico che va da Fiumicino a Civitavecchia.

Oasi del WWF

Di grande interesse naturalistico è l'ultimo tratto di palude boschiva rimasto intatto della zona. E' luogo di importante migrazione di uccelli marini e non e di importanti specie animali autoctone. L'oasi di Palo nasce nel 1980, grazie ad un accordo tra il WWF ed i propietari dell'area, i Principi Odescalchi. Proprio grazie alla proprietà privata, quest'area ha mantenuto integro il suo valore naturale: uno degli ultimi boschi planiziali umidi rimasti sulla costa (caratterizzato da olmi, frassini, cerri, roverelle e allori), una volta esteso lungo tutto il Mar Tirreno. Per molto tempo utilizzata come riserva di caccia, quando i pontefici quali Leone X usavano, al suo interno, uccidere caprioli e daini, l'oasi, oggigiorno, rimane l'unica "riserva" dove volpi, istrici, tassi, ma anche puzzole, ricci e faine, possono trovare rifugio. Ma l'oasi di Palo è anche il luogo dove molti uccelli possono fare sosta lungo le loro rotte migratorie o fermarsi per nidificare. L'oasi WWF del Bosco di Palo

Bracciano

Cittadina di origine etrusca ma che ha avuto il suo massimo storico nel periodo medioevale dove era feudo di una importante famiglia di cui oggi possiamo ammirare lo splendido castello che domina il lago di origine vulcanica.

Santa Severa

Santa Severa oggi, Pirgy in epoca etrusca era un importante porto marittimo della città etrusca di Caere. Sono oggi visitabili l'area sacra con i resti dei templi dedicati ad Uni-Leukotea, ed un piccolo antiquarium dove sono esposti numerosi reperti ivi recuperati. Altra importante visita da effettuare è il castello di S.Severa situato sulla spiaggia praticamente intatto ed oggi è luogo di importanti manifestazioni culturali della zona.